Puntata 249 – Kriya Healing, Cecilia, Vivek e i metodi di guarigione di Paramhansa Yogananda

ASCOLTA LA PUNTATA

Ascolta la puntata:

03:47Kriya Healing, Cecilia, Vivek e i metodi di guarigioni di Paramhansa Yogananda36:31Paramhansa Yogananda

Nella puntata di oggi di Radio Bunker, vi porteremo a Spello, in provincia di Perugia a conoscere due amici, Cecilia e Vivek.

Qui in Umbria gestiscono un centro in cui praticano lo Kriya Yoga ed altre tecniche di guarigione energetico spirituale che ci andranno a spiegare nella chiacchierata che abbiamo fatto assieme.

Il centro per l’appunto si chiama Kriya healing e segue gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda Yogi e guru di fama internazionale, che ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti d’America, dove ha introdotto molti degli insegnamenti sulla meditazione del Kriyā Yoga, resi celebri soprattutto dalla diffusione del suo libro, Autobiografia di uno yogi, tradotto in 35 lingue.

Vivek e Cecilia Sharma

Cecilia e Vivek Sharma aiutano le persone a trovare il loro equilibrio originale – mentale, emotivo, spirituale e fisico – e a riconnettersi con il loro Sé superiore e gli obiettivi più elevati. attraverso sessioni di guarigione individuali e di gruppo, lezioni, seminari e ritiri di guarigione, finora hanno aiutato centinaia di persone in India, Italia e Stati Uniti, inclusi 4500 membri della polizia di frontiera indo tibetana in India, centinaia di vedove indigenti a Vrindavan, in India, servito dal P. Yogananda Charitable Trust di cui Vivek è un fiduciario, un gruppo di veterani di guerra statunitensi a New York, anziani presso la casa per anziani Nirmal Chhaya a Nuova Delhi e bambini oppressi presso The Shelter, ONG a Gurgaon, HR, India.

Dall’aprile 2018 aiutano i detenuti delle Carceri di Alta e Media Sicurezza di Spoleto e Perugia, Italia, con risultati trasformativi di un nuovo equilibrio emotivo, calma, gentilezza, maggiore autocontrollo, ridotta violenza, chiarezza, nuova consapevolezza, speranza, motivazione alla vita, nuova armonia con se stessi e con l’ambiente circostante: i coinquilini, il personale penitenziario, le loro famiglie. I seguenti risultati includono sbloccaggi di blocchi nelle loro carte legali e l’ottenimento di permessi mai ricevuti da anni.

Nato in un’agiata famiglia del Bengala, nel 1893 Mukunda divenne discepolo di Swami Sri Yukteswar Giri, a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya come lo erano anche i suoi genitori.

Spinto dal desiderio di trovare Dio, fin dall’infanzia manifestò interessi spirituali a parenti e conoscenti.
Laureatosi nel 1915 presso l’università di Calcutta, entrò nell’ordine monastico degli Swami ricevendo il nome di Swami Yogananda (letteralmente “beatitudine”, o ananda, “attraverso la divina unione”, o yoga). Due anni dopo fondò la Yogoda Satsanga Society of India (YSS), ed una scuola maschile a Ranchi.

Nel 1920 giunse a Boston, negli Stati Uniti, in qualità di delegato indiano al “Congresso dei Religiosi Liberali”, organizzato da un’associazione unitariana.[9] Il suo intervento al Congresso (pubblicato successivamente con il titolo La scienza della religione) fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo.

Paramhansa Yogananda

Sempre nel 1920 pose le basi dell’organizzazione Self-Realization Fellowship, che dal 1925 avrebbe avuto sede stabile a Los Angeles, con lo scopo di diffondere nel mondo la sacra scienza del Kriyā Yoga, secondo le rivelazioni ricevute – oltre che dal suo maestro – anche dal santo himalayano Mahavatar Babaji, uno yogi ritenuto immortale.

Negli Stati Uniti si dedicò a quest’opera di diffusione, tenendo lezioni e conferenze in cui illustrava i precetti, integrati con il Cristianesimo, dell’antica filosofia Vedica e dell’Induismo. Nei suoi discorsi, Yogananda faceva molti riferimenti a Gesù, a San Francesco d’Assisi e ad altri santi e profeti dell’Antico e del Nuovo Testamento.

In questo periodo diede a migliaia di persone l’iniziazione al Kriya Yoga.

Tutt’oggi esistono numerosi centri SRF nel mondo dove gli studenti e dei devoti possono applicare insieme i suoi insegnamenti e condividere la sua eredità spirituale.

L’anno 1935 segna l’inizio di un lungo viaggio di 18 mesi tra l’Europa e l’India, nel corso del quale Yogananda ebbe modo di conoscere diverse personalità carismatiche: in Occidente, rimase fortemente colpito dall’incontro con la mistica tedesca Teresa Neumann. Entrò poi in stretto contatto con molte altre personalità del tempo, tra cui Rabindranath Tagore e il Mahatma Gandhi. Con quest’ultimo condivise gli ideali della resistenza passiva e della non violenza, come testimonia un suo breve pensiero:

«O Gandhi! Le folle ti hanno giustamente definito Mahatma grande anima grazie alla tua presenza molte prigioni si sono trasformate in templi. Se pure costretto al silenzio, la tua voce parve divenire più potente e risonare in tutto il mondo. Il tuo messaggio di vittoria frutto dello Satyagrah (adesione alla verità) ha toccato la coscienza del genere umano. Confidando in Dio anziché nei cannoni, hai compiuto un’impresa senza precedenti nella storia: hai liberato una grande nazione dal dominio straniero senza odio ne spargimento di sangue.
Quando sei caduto morente al suolo – tre pallottole esplose dall’arma di un pazzo contro il tuo fragile corpo consumato dal digiuno – le tue mani si sono sollevate spontaneamente in un dolce gesto di perdono […] La non violenza è nata fra gli uomini e continuerà a vivere; è la messaggera della pace nel mondo.»

(Paramahansa Yogananda, Sussurri dall’Eternità, trad. it., Roma, Astrolabio, 1998)

Paramhansa Yogananda

Il mahatma chiese a Yogananda l’iniziazione al Kriyā Yoga, la sua particolare tecnica meditativa che permette di avanzare molto rapidamente nel processo evolutivo, come viene spiegato in un capitolo di Autobiografia di uno yogi. In quegli anni il suo guru Sri Yukteswar gli conferì anche il più alto titolo monastico e onorifico indù, quello di Paramahansa, che significa «Cigno Supremo».

Paramahansa Yogananda è noto soprattutto per aver cercato di riunificare la religiosità orientale induista con quella cristiana occidentale, presentando gli insegnamenti della sua dottrina in forma di scienza, utilizzando un linguaggio idoneo all’epoca contemporanea.[17] Il nucleo dei suoi insegnamenti è costituito dal Kriyā Yoga («yoga dell’azione»),[2] ossia una tecnica di meditazione basata sul respiro, il cui aspetto per l’appunto «scientifico» è dato dalla possibilità che essa offre non solo di conoscere Dio ma di poterlo realizzare concretamente.[11][2]

Questa forma di yoga, appartenente ad antiche tradizioni induiste, sarebbe stata riabilitata dalla recente genealogia di maestri inaugurata da Lahiri Mahasaya, il quale l’avrebbe appresa a sua volta dall’immortale Babaj.[2] La linea di trasmissione spirituale in cui si inserisce Paramahansa Yogananda è dunque la seguente:

Babaji -> Lahiri Mahasaya -> Sri Yukteswar -> Paramahansa Yogananda -> i diretti discepoli di quest’ultimo, tra cui si ricordano Daya Mata, Rajarsi Janakananda, Roy Eugene Davis, Swami Kriyananda.

INFO

Sito web di Kriya Healing

Canale Youtube di Kriya Healing

Partecipa alla discussione