Ascolta la puntata:
Nella puntata di oggi andremo a conoscere il borgo e l’Isola di Isola del Giglio tramite le parole del suo Sindaco Sergio Ortelli.
Isola del Giglio è un comune italiano sparso di 1 343 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana.
Prende il nome dall’omonima isola dell’arcipelago toscano e comprende anche Giannutri, situata alcuni chilometri a sudest.
L’isola fu abitata fin dall’Età del ferro. Più tardi fu probabilmente una base militare etrusca ed anche sotto la dominazione romana fu una base di una discreta importanza nel Mar Tirreno. L’isola è citata da Giulio Cesare nel De bello civili e dal poeta Claudio Rutilio Namaziano.
A margine dell’abitato di Giglio Porto, leggermente al di sotto del livello del mare, si trovano i resti della villa romana dei Domizi Enobarbi: si tratta di una vasta area che comprende una vasca a mare usata per la piscicultura, delle mura perimetrali e dei criptoportici, resti di opus sectile, mosaici, affreschi, una terrazza stellata di pertinenza, strutture lungo mare con serie di arcate e una lunga terrazza pensile; l’intera area è denominata I Castellari. Nel Medioevo l’isola passò sotto il dominio della famiglia Aldobrandeschi e successivamente al comune di Perugia.
Nel 1241 al largo dell’isola la flotta pisana sconfisse quella genovese. Il Giglio entrò nei domini di Pisa dal 1264 al 1406, poi fu feudo della famiglia Orsini fino al 1460, quando entrò a far parte dei domini della famiglia senese dei Piccolomini e dunque sotto il controllo della Repubblica di Siena. Al termine della Guerra di Siena nel 1559 finì, come tutto lo Stato di Siena, in mano a Cosimo de’ Medici duca di Firenze che costituì il Granducato di Toscana, unendo appunto il territorio sotto Siena a quello sotto Firenze.
Nel 1544 il pirata turco Khayr al-Din Barbarossa saccheggiò l’isola, uccise chiunque si opponeva e deportò come schiavi più di settecento abitanti gigliesi. In seguito, il governo mediceo ripopolò l’isola con persone provenienti dalle terre senesi. Le incursioni turche continuarono fino al 1799.
Il comune è stato teatro di un grave incidente marittimo: alle 21:45 del 13 gennaio 2012, la nave da crociera Costa Concordia, della compagnia Costa Crociere (di proprietà del gruppo americano Carnival Corporation), mentre effettuava l’ultima parte di una crociera nel Mar Mediterraneo con scali previsti a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo e Civitavecchia sotto la gestione del comandante Francesco Schettino, a causa di un errore durante una manovra di navigazione sottocosta, ebbe una collisione con uno degli scogli delle Scole. L’enorme falla prodotta sulla fiancata di babordo, lunga circa 36 metri, provocò un forte sbandamento e il conseguente arenamento e semi-affondamento della nave sullo scalino roccioso del bassofondale a nord di Giglio Porto. Nell’incidente morirono 32 persone. La mattina seguente la parte dello scoglio delle Scole ancora incastrato nello scafo fu ben visibile. La nave venne poi raddrizzata tra il 16 ed il 17 settembre 2013 e rimase a Isola del Giglio fino al 23 luglio 2014, quando venne trasferita a Genova per la demolizione, diventando l’imbarcazione più grande di sempre a naufragare ed essere recuperata.
A Giglio Porto, sul Molo di Levante (Molo Rosso), è stata posta una targa commemorativo in ricordo delle 32 vittime del naufragio della Costa Concordia.
E’ venuto poi in redazione a trovarci Mauro Linoso della Compagnia Arcieri del Borgo per raccontarci due importanti manifestazioni culturali che si terranno nel mese di settembre a Ferrara e dintorni.
La Compagnia Arcieri-Balestrieri del Borgo si occupa fin dalla fondazione, nel 1989 in Ferrara, della promozione dei valori sia sportivi che umani e culturali legati alla pratica e allo studio storico del tiro con l’arco in ogni suo aspetto pedagogico e didattico, manuale e culturale, legato alle radici ed alle tradizioni antiche sia del nostro territorio che, più in generale, quelle Italiane ed Europee.
Pur integrando al suo interno anche le pratiche attuali del tiro di campagna a contatto con la natura, con attrezzature moderne e con moderni regolamenti, la Compagnia ha tuttavia un indirizzo tradizionale e storico, e prepara i suoi atleti sia alle competizioni sportive di vario livello da locale a nazionale, sia in abito storico.
Gli istruttori della Compagnia Arcieri-Balestrieri del Borgo si recano nelle scuole statali, sia primarie che secondarie per promuovere, in accordo con il corpo insegnante e con i programmi formativi di educazione fisica, i principi e i valori dello sport che già furono il fondamento della nostra civiltà greco ellenistica ed universali.
La compagnia in passato ha collaborato con le Contrade e con l’ente Palio di Ferrara nella progettazione ed organizzazione del Torneo di San Michele, riservato ad arcieri storici in abito storico provenienti da tutta Italia e dall’estero, nelle splendidamente riuscite 8 edizioni dal 1989 al 1997, nella stupenda cornice storica del sottomura della Pusterla degli Angeli, fece le copertine e le prime pagine di tutte le riviste del settore sia italiane che Britanniche e Statunitensi.
Inoltre la compagnia organizza eventi non solo sportivi ma anche culturali quali: corsi, non solo di tiro ma anche di costruzione e di manutenzione delle attrezzature storiche, conferenze a tema storico e ricerche storico iconografiche a tema arcieristico nelle fonti letterarie, archeologiche ed artistiche (scultoriche e pittoriche) del territorio Estense.
La compagnia si integra quindi con le esigenze formative e ludiche del territorio, e si mette a disposizione della comunità per la programmazione di iniziative sportivo culturali nel territorio.
INFO
Profilo Instagram egli Arcieri e Balestrieri del Borgo
Sito web degli Arcieri e Balestrieri del Borgo
SOSTIENI IL NOSTRO LAVORO CON UNA TUA DONAZIONE