Puntata 200 – OTTO L’abisso di Castel del Monte – Un mistero pugliese raccontato in un romanzo

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04:32Federico II di Svevia e la sua Puglia08:42Alfredo De Giovanni ci racconta il suo romanzo: OTTO L’abisso di Castel del Monte34:16Ricordando l’incidente di Vermicino

Oggi il nostro viaggio sarà dedicato alla Puglia e più precisamente a Federico II di Svevia e a Castel del Monte.

Lo faremo in compagnia del dottor Alfredo De Giovanni, nato Barletta nel 1970, geologo, musicista, autore: “Scrive sui sassi e fa cantar le rocce, cerca nei tubi, e nei mari, le gocce”.

Gira la Puglia alla ricerca di brani di bellezza, crea versi e melodie, spilucca musica “leggera”, scrive e interpreta spettacoli di teatro-canzone, come quello su Pino Daniele: “Ho sete ancora” dall’omonimo libro edito da Iocisto – Napoli, 2015 o come “I giorni dello swing” una storia di musica e libertà su Fred Buscaglione e Gorni Kramer. Come geologo si occupa di ambiente per il ciclo integrato dell’acqua gestito da Acquedotto Pugliese, cura articoli su riviste scientifiche e collabora con il Politecnico di Bari – DICAR per ricerche multidisciplinari su Castel del Monte.

Castel del Monte

Ama il cinema, le narrazioni fatte con la luce e ha realizzato contributi scritti per libri fotografici editi da Mario Adda e Castelvecchi.

Affascinato dai numeri, dalla storia e dalla metafisica, ha scritto Otto – L’abisso di Castel del Monte, il suo primo romanzo giunto alla terza edizione, la prima illustrata.

Con lui parleremo del suo libro “OTTO L’abisso di Castel del Monte”.

«Castel del Monte fa parte della mia vita più di quanto lei possa immaginare».
«In che senso?».
«Nel senso che ero lì quando venne costruito».

Cosa nasconde il sottosuolo di Castel del Monte, l’enigmatico maniero di Federico II, da otto secoli abbarbicato su una collina solitaria nel cuore delle Murge?

La notte del 17 luglio 1994 tutto il mondo è davanti al televisore per seguire la finale del campionato mondiale di calcio tra Italia e Brasile, quando Paolo Manfrè, giovane geologo dell’Università di Bari, l’amico fraterno Mauro Petruzzelli, il geofisico americano Robert Trimble e l’archeologa salentina Alessandra Bianco, decidono di esplorare il sottosuolo del castello. Ciò che troveranno sconvolgerà per sempre le loro vite.

La corte interna di Castel del Monte

In un mix erudito di avventura e thriller, i protagonisti si muoveranno al confine della conoscenza, districandosi tra antichi codici rinascimentali e sedute di ipnosi regressiva fra Parigi, Chartres e la Puglia al centro di interessi occulti di un pericoloso gruppo internazionale.
Un vero e proprio ibrido letterario in cui la parola scritta si fonde alle tavole d’autore di Fabio Bardolini e Francesca Zamborlini. Copertina originale realizzata da Giulio Rincione in arte Batawp.

Ricorderemo poi la disgrazia di Vermicino del 1981.

L’incidente di Vermicino fu un avvenimento accaduto in Italia nel mese di giugno 1981 che causò la morte di un bambino, Alfredo Rampi detto Alfredino (Roma, 11 aprile 1975 – Frascati, 13 giugno 1981), di sei anni, caduto in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una frazione di Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega via Casilina a via Tuscolana. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, il bambino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ebbe un enorme impatto sulla stampa e nell’opinione pubblica italiana, anche grazie alla diretta televisiva della Rai durante le ultime 18 ore del caso. È ancora oggi uno dei casi mediatici più rilevanti della storia italiana.

Alfredino Rampi con il fratello Riccardo (D) in una foto ripresa dalla TV. ANSA

La mancanza di organizzazione e coordinamento dei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione, fecero capire l’esigenza di una nuova struttura organizzativa per poter gestire le situazioni di emergenza e negli anni successivi portò alla nascita del Dipartimento della protezione civile, all’epoca ancora solo sulla carta.

La copertina del libro

INFO

Sito web del la pagina del libro

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