Puntata 174 – Le ritrovate 94 stelle alpine del Tonale, dal 1918 ad oggi

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03:10Le 94 stelle alpine di Sergio Boem25:11Il rapimento di Aldo Moro del 1978

Ospite della puntata di oggi è Sergio Boem, scrittore e studioso della Grande Guerra che, attraverso le parole di suo nonno, Ubaldo Ingravalle, ha potuto ripercorrere le vicende, tragiche, del battaglione ‘Valcamonica’ trascrivendole nelle pagine del suo nuovo libro: “Sui prati del Tonale 94 stelle alpine” (Edizioni Rendena – Tione, 2021).

L’autore attraverso le pagine del diario e le memorie del nonno senza avere troppa fortuna, la storia purtroppo ha tramandato poco dei fatti tragici che il battaglione ‘Valcamonica’ ha vissuto in tempo di guerra.
Boem doveva tornare all’origine della storia, voleva trovare le carte su cui era scritta la vita quotidiana di quei soldati e per farlo ha dovuto pescare nell’unico documento esistente depositato nell’Archivio storico dell’esercito Roma: il ‘Diario storico’ del reparto, compilato quotidianamente dai soldati con le novità del giorno, il numero degli ammalati o il tempo atmosferico e la temperatura. Non furono uomini fortunati, quelli come mio nonno, visto che furono inviati sulle montagne e sui fronti più duri della Grande Guerra: Monte Rombon, il Cauriol, il Monte Grappa e infine i pendii del Passo del Tonale”.

Lo stile di scrittura di un diario militare non era narrativo ma rigoroso, scarno, distaccato ma non quello del nonno di Boem.
Leggendo le sue pagine sembra di essere in quei giorni, in quei momenti, sembra di vivere quelle trincee e proprio in queste righe, si trovano diversi riferimenti a due gigantesche fosse comuni riempite dai corpi nemici dopo una battaglia avvenuta il 13giugno 1918 proprio al Passo del Tonale.
Il nonno di Boem, descriveva mionuziosamente il luogo in cui queste sepolture erano poste, quasi per ricordare ai posteri il posto in cui cercare per poi dare degna sepoltura a quei ragazzi.

L’autore cercò con lena informazioni documentali su questo sepolcreto ma con risultati a volte deludenti.
Si recò poi sul posto, dove notò che una certa zona aveva una rigogliosa vegetazione lussureggiante, ci andò con degli studiosi.
Nel settembre del 2019, l’autore volle tornare nuovamente in loco sul Tonale, esaminando alcuni crateri di esplosioni, spostando un po’ di terra, rinvenì alcuni brandelli di tessuto di divise militari ed alcune ossa.

Fu la conferma.

La fiducia riposta nelle parole del nonno porta ad una scoperta inaudita. Non solo: la Storia di questi corpi dimenticati e del battaglione “Valcamonica” trova casa nel libro di Boem. “L’immobilità della pandemia mi dette modo di stendere le righe di un nuovo testo – conclude –. L’opera è un sasso gettato nel lago dell’indifferenza o una denuncia per una memoria negata, ma soprattutto credo sia una spinta e un moto di pietà per 94 valorosi ragazzi che sono stati dimenticati lassù da oltre cento anni, dopo il sacrificio del loro bene più caro. Quei soldati rimasti giovani per sempre attendono che il loro riposo diventi protetto e definitivo. Oggi sono solo resti di uomini appartenenti ai popoli di un Impero scomparso”.

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INFO

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