Puntata 313 – Il Parco archeologico di Ostia Antica. Agli albori dell’antica Roma

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04:46Il Parco archeologico di Ostia Antica. Agli albori dell’antica Roma

Puntata tutta storica quella di oggi, nella quale andremo a conoscere il Parco Archeologico di Ostia Antica assieme al suo direttore, il dott. Alessandro D’Alessio, archeologo e già Responsabile della Domus Aurea, dell’area del Palatino e Foro Romano, del Servizio Catalogo Beni Mobili e Depositi e dell’Ufficio Concessioni di scavo presso il Parco archeologico del Colosseo (2015-2020), Direttore del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide e Responsabile dell’Ufficio Territoriale per la tutela della Sibaritide e Valle Crati presso la già Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (2010-2015), è dal 2010 docente di “Architettura e Urbanistica del Mondo Romano” presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera (Università degli Studi della Basilicata). Ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale all’insegnamento universitario 10/A1 nel ruolo di Professore Associato.

Vista panoramica di Ostia Antica

Esperto in particolare di architettura e tecnica edilizia romana, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e articoli anche nei campi della topografia ed epigrafia e di archeologia della Magna Grecia. Ha condotto scavi e progetti di ricerca in Italia (Roma, Lazio, Basilicata, Calabria, Puglia) e all’estero (Tunisia, Turchia) e curato l’allestimento di mostre, musei e spazi espositivi.

Il Parco archeologico di Ostia antica è un Istituto del Ministero della cultura e afferisce alla Direzione Generale Musei; dotato di autonomia speciale, esercita le sue competenze nell’ambito della tutela, della conservazione e della fruizione pubblica.

E’ stato istituito con D.M. n. 44 del 23 gennaio 2016 “Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 1, c. 327, della L. 28 dicembre 2015, n. 208”. L’Istituto ha competenza territoriale sui Comuni di Roma (Municipio X) e Fiumicino.

Ostia fu una città del Latium vetus, porto della città di Roma, posta nelle vicinanze della foce del fiume Tevere.

Basilica Costantiniana

Prima colonia romana fondata nel VII secolo a.C. dal re di Roma Anco Marzio, secondo il racconto tradizionale, si sviluppò particolarmente in epoca imperiale come centro commerciale e portuale, strettamente legato all’annona (approvvigionamento di grano per la capitale). Rimase centro residenziale e amministrativo dopo la costruzione dei porti di Claudio e di Traiano, ma decadde rapidamente in epoca tardo-antica, sostituita dal centro portuale di Porto, e fu abbandonata in epoca alto-medievale.

Le rovine della città furono scavate a partire dagli inizi del XIX secolo: si sono conservate, insieme ai monumenti pubblici, numerose case di abitazione e strutture produttive, che ne fanno un’importante testimonianza della vita quotidiana antica. Nel 2014 gli scavi di Ostia e il suo museo sono stati il sedicesimo sito statale italiano più visitato, con 332 190 visitatori e un introito lordo totale di 1.086.099,00 euro. Ostia Antica insieme a Pompei è il sito archeologico più grande del pianeta con un’area di 150 ettari, ed è stato riportato alla luce solo il 40% e più della metà della città è ancora sepolta. Nel 2019 ha ricevuto il Marchio del patrimonio europeo.

Il sito, che in origine si trovava sulla costa e oggi è, invece, a 3 km nell’interno, era situato vicino alle saline presenti presso la foce del fiume Tevere, che furono utilizzate probabilmente già dall’epoca protostorica, nell’età del bronzo media e recente.

Il Capitolium visto dalla Curia

Secondo la tradizione tramandata dalle fonti romane antiche, una città vi sarebbe stata fondata dal re di Roma Anco Marzio nel 620 a.C.: Ennio riporta che fu fortificata e che vi fu creato un porto, Livio riferisce la fondazione alla foce del Tevere in seguito all’estensione del dominio romano fino al mare, e la creazione delle saline nei pressi, e Cicerone parla della fondazione di una colonia alla foce del Tevere. Il nome deriva dal latino ostium (pl.: ostia), per bocca o foce, ovvero porta, ingresso.

Di questo originario insediamento non è stata tuttavia rinvenuta alcuna traccia in corrispondenza del sito attuale ed è stato ipotizzato che fosse sorto altrove.

La città attualmente visibile sorse come un accampamento fortificato (castrum) nel corso del IV secolo a.C. Sulla data precisa di fondazione le opinioni degli studiosi sono discordanti (la ceramica più antica rinvenuta nell’area del castrum è datata al 390-350 a.C., ma uno scavo del 1971 nell’area delle mura ne daterebbe la costruzione agli inizi del III secolo a.C.). La fondazione di questo avamposto militare viene collegata al controllo sulla fascia costiera dopo la conquista di Veio nel 396 a.C. o alle necessità di difesa costiera in seguito alle prime attività marittime.

L’accampamento si impiantò al di sopra dell’incrocio tra un antichissimo percorso costiero (ricalcato nella successiva espansione della città dall’allineamento di via della Foce e del tratto meridionale del cardine massimo, obliquo rispetto al tracciato ortogonale interno al castrum, e più tardi tratto della via Severiana) e il tracciato che conduceva dalle saline della foce alla Sabina lungo la riva sinistra del Tevere (via Salaria), il cui tratto tra Roma e il mare divenne la via Ostiense, tracciata di nuovo probabilmente in contemporanea alla costruzione dell’accampamento.

Veduta panoramica in direzione della Domus dei Capitelli di Stucco dalla terrazza del Caseggiato del Sole.

Si sviluppò in origine probabilmente come base navale e nel 267 a.C., durante la prima guerra punica fu sede di uno dei quaestores classici, incaricati della flotta, che fu detto quaestor Ostiensis. Nel corso del II secolo a.C. divenne progressivamente prevalente il suo ruolo come porto commerciale, legato alle importazioni di grano per la città di Roma, e dovette iniziare l’espansione degli edifici al di fuori del castrum, tranne che in un settore lungo il fiume, riservato come terreno pubblico dal pretore urbano di Roma, Gaio Caninio.

Abbiamo poi ricordato San Bruno di Colonia, monaco cristiano tedesco, fondatore dell’Ordine certosino.

INFO

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