Ascolta la puntata:
Puntata musicale quella di oggi.
Vi faremo conoscere dapprima un duo puglieese che ha da poco fatto uscire un album musicale, un vero e proprio progetto artistico.
Dal booklet del loro CD:
Cos’è il tempo? La domanda giusta è: chi è il tempo?
Perché il tempo, forse, siamo noi, le nostre vite. Il tempo è la stessa sostanza dell’universo, nasce, vive, morirà con lui. Il tempo è tutto. È movimento, scorrimento, impermanenza, cambiamento.
Il tempo è quello di una storia che si riverbera tra le luci di una metropoli, quello di una sigaretta che si spegne sull’asfalto, il tempo funky di Smoking Town. È quello incantato di un vibrafono che si muove lento in una notte carica di sogni, come il cuore di una figlia, quello intimo di una ninnananna, il tempo di Lullaby’s blue. È quello di una terra lontana di là dall’Atlantico, dei passi in una milonga di Buenos Aires, dei respiri di una donna appassionata, quello del Tango de Amelia. È il tempo di una notte d’inverno quando tutto cominciò, dei fumi di un bistrot che non esiste più, di un valzer che incontra il suo destino, di un amore che è Anima del Tempo. È quello dell’acqua e di un cuore di pietra, di luna piena e piedi scalzi che s’inzuppano d’aria, di una tammorra battuta, è il tempo di Acqua tarantolata. È quello della ricerca, di un’ape per il suo fiore, dell’acqua per il deserto, di ogni canto del mondo, il tempo di Te buscaré. È quello di uno swing, di un gioco, di un regalo respinto, di un contrabbasso che danza in quattro sulle note sincopate de Lo Strass. È quello della consapevolezza, di corpi nudi che anelano giustizia, di Gaia che cerca solo amore, del “qui ed ora”, di Questo è il tempo. È il tempo di un gatto, delle sue fusa, dei tramonti e delle stelle, di un profumo che riaffiora, del canto leggero di una bossa, quello de Occhi degli Dei.
Il tempo è quello che ci appartiene, che passa in fretta, che vorremmo non finisse mai, quello dei rimorsi e dei rimpianti, della nostalgia e della speranza, è il tempo condiviso per scoprire una melagrana, contare i suoi arilli come grani di sabbia dispersi in una clessidra chiamata Musica.
Alfredo De Giovanni geologo, musicista e autore pugliese.
Ha scritto canzoni, racconti e romanzi sul territorio, i miti e la storia del sud Italia. Con il suo primo libro “Otto. L’abisso di Castel del Monte” più volte ripubblicato e tradotto in inglese, ha vinto il Premio Letterario Fortuna nel 2019, mentre il suo ultimo romanzo “Carafa. Il sigillo del Cristo Velato” ha vinto il Premio Terre di Puglia e il Premio Fortuna nel 2021. Compositore e chitarrista ha perfezionato i suoi studi presso il Pentagramma di Bari. È autore e interprete di spettacoli di teatro-canzone tra cui “Ho sete ancora” lo spettacolo tratto dal primo libro di racconti sulle canzoni di Pino Daniele edito da Iocistó di Napoli.
Floriana Ferrante è cantante, attrice e architetto.
Da oltre 15 anni soprano del gruppo Jubilee Gospel Singers del M° Mario Petrosillo, ha studiato con la cantante e vocal coach Luciana Negroponte approfondendo vari generi musicali tra cui anche il canto jazz presso il Pentagramma di Bari. Interprete versatile e dotata di grande tecnica ha all’attivo produzioni con l’Orchestra della Magna Grecia e della Città Metropolitana di Bari come corista e interpreta, come solita, spettacoli di teatro-canzone che spaziano dalla canzone d’autore italiana, allo swing, alla tradizione latino-americana. Come attrice teatrale ha studiato con Attilio Fontana, Franco Ferrante, Michele Bia, Flavio Albanese e Marinella Anaclerio, partecipando a diversi spettacoli e rappresentazioni.
Dalla meravigliosa terra pugliese poi abbiamo volato idealmente fino in Sardegna per conoscere Francesco Mula che fa parte dei Tenores di Orosei Antoni Milia che con i loro canti dalle voci di Tore Mula, Alessandro Contu, Ivan Sannai e Francesco nostro ospite oggi in radio, ci riportano in vita tradizioni millenarie della grande isola e popolo di Sardegna.
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